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Il momento della dichiarazione dei redditi annuale sta arrivando e non bisogna farsi cogliere impreparati. Sia che il 730 venga elaborato da uno studio di commercialisti come Studio Protto oppure da un Caf, ecco una prima tranche di documenti relativa agli oneri che danno diritto alla deduzione dal reddito complessi­vo.

Documentazione relativa ai contributi per la dichiarazione dei redditi

È bene raccogliere la documentazione comprovante i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori come per esempio:

  • i contributi INPS artigiani e commercianti;
  • il contributo INPS per i professionisti senza Cassa;
  • il contributo INPS trattenuto sulle provvigioni dei venditori a domicilio, sui compensi dei lavoratori autonomi occasionali e degli associati in partecipazione che apportano esclusivamente lavoro;
  • i contributi alle Casse professionali;
  • i premi INAIL per le casalinghe.
  • i contributi INPS e premi INAIL a carico dei collaboratori coordinati e continuativi e dei lavoratori a progetto (se non sono già stati dedotti in sede di effettuazione delle ritenute);
  • i contributi previdenziali non obbligatori (es. per prosecuzione volontaria, ricongiunzione, riscatti, ecc.), contributo INPS per iscrizione facoltativa;
  • i contributi per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare (es. colf, baby sitter e “badanti”), anche relativi a prestazioni occasionali o rimborsati all’agenzia interinale;
  • i contributi per la previdenza complementare (fondi pensione e polizze assicurative previdenziali), anche se sostenuti per i familiari a carico, per la parte che non trova capienza nel reddito complessivo di questi ultimi;
  • per i lavoratori di prima occupazione avvenuta nel 2017, contributi per la previdenza complementare versati negli anni 2017-2021, al fine di determinare l’eventuale maggiore plafond di deducibilità applicabile dal periodo d’imposta 2022;

Si ricorda che non è più deducibile il contributo al Servizio Sanitario Nazionale (“tassa salute”) pagato con l’assicurazione per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti;

Documentazione relativa alle spese mediche per soggetti portatori di handicap

Le spese mediche sostenute per i soggetti portatori di handicap non rientrano nella detrazione d’imposta del 19%, ma hanno una gestione differente. In particolare sarà necessario raccogliere la documentazione inerente:

  • le spese mediche generiche e di assistenza specifica sostenute da portatori di handicap;
  • le spese per l’acquisto di medicinali sostenute da portatori di handicap: fatture o scontrini fiscali contenenti la specificazione della natura, qualità (numero di autorizzazione all’immissione in commercio rilasciata dall’Agenzia italiana del farmaco) e quantità dei beni e l’indicazione del codice fiscale del destinatario; fatture o scontrini fiscali relativi a preparazioni galeniche; documentazione rilasciata dalla farmacia estera;

Documentazione per la deduzione del reddito complessivo: varie

Ecco infine qui di seguito un elenco di documenti necessari per richiedere la deduzione del reddito complessivo relativo a varie tematiche:

  • spese per prestazioni rese in caso di ricovero presso istituti di assistenza;
  • contributi versati ai fondi sanitari integrativi;
  • erogazioni liberali a favore della Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose riconosciute;
  • assegni periodici corrisposti al coniuge separato o divorziato (indicando il relativo codice fiscale), con specificazione della quota per il mantenimento dei figli;
  • assegni periodici relativi a rendite vitalizie in forza di donazione o testamento e assegni alimentari stabiliti dall’autorità giudiziaria;
  • somme investite nel capitale sociale di start up innovative da parte di srl partecipate che han-no optato per la trasparenza fiscale;
  • spese sostenute (compresi gli interessi passivi su mutui) per l’acquisto o la costruzione di immobili abitativi da destinare, entro 6 mesi dall’acquisto o dal termine dei lavori di costruzione, alla locazione per una durata complessiva non inferiore a 8 anni (sono agevolati gli acquisti effettuati dall’1.1.2014 al 31.12.2017);
  • erogazioni liberali ad organizzazioni non governative (ONG) che operano nel campo della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo;
  • erogazioni liberali, in denaro o in natura, a favore di ONLUS, associazioni di promozione sociale (APS), organizzazioni di volontariato (ODV) ed enti del Terzo settore iscritti nel RUNTS;
  • erogazioni liberali a favore di fondazioni e associazioni riconosciute che operano nell’ambito dei beni culturali o della ricerca scientifica, di università ed altri enti di ricerca, degli enti parco regionali e nazionali;
  • somme restituite nel 2022 al soggetto erogatore, se sono state assoggettate a tassazione in anni precedenti;
  • somme che non avrebbero dovuto concorrere a formare i redditi di lavoro dipendente ed assimilati e che invece sono state tassate;
  • canoni, livelli, censi, altri oneri gravanti sui redditi di immobili;
  • contributi a consorzi obbligatori;
  • indennità per perdita di avviamento corrisposta al conduttore di immobili non abitativi;
  • spese sostenute dai genitori adottivi di minori stranieri per l’espletamento della relativa procedura di adozione internazionale;
  • erogazioni liberali in denaro per il pagamento degli oneri difensivi dei soggetti ammessi al patrocinio a spese dello Stato;
  • erogazioni liberali, donazioni e altri atti a titolo gratuito effettuati nei confronti di trust, ovvero dei fondi speciali, istituiti a favore delle persone con disabilità grave.

Studio Protto è ovviamente a disposizione con il proprio team per fornire assistenza nella gestione della dichiarazione dei redditi 2023.

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