Uno dei rimborsi più richiesti in occasione della dichiarazione dei redditi è quello che si può ottenere in seguito all’acquisto di mobili per ristrutturazioni degli immobili: il ben noto bonus mobili 2023.
Il rimborso però è soggetto ad una serie di vincoli che devono essere rispettati. Vediamo quali sono i documenti che devono essere presentati.
“Bonus mobili” e detrazione del 50%: i documenti da presentare
Per poter usufruire del cosiddetto “bonus mobili” è necessario raccogliere e presentare la documentazione relativa alle spese:
- sostenute dal 6.6.2013 al 31.12.2021, per l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla “A+” (ovvero classe “A” per i forni) in relazione alle apparecchiature per le quali è obbligatoria l’etichetta energetica, oppure grandi elettrodomestici per i quali non fosse ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica, comprese le spese di trasporto e di montaggio;
- sostenute dall’1.1.2022 al 31.12.2022, per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla classe “A” per i forni, “E” per le lavatrici e lavasciugatrici e le lavastoviglie, “F” per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica;
- finalizzati all’arredo di unità immobiliari residenziali:
- oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo o manutenzione straordinaria;
- oggetto di ricostruzione o ripristino a seguito di eventi calamitosi, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- siti in fabbricati interamente oggetto di interventi di restauro o di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedano entro 18 mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Detrazione per acquisto mobili destinati alle parti comuni condominiali
La detrazione spetta anche in relazione all’acquisto di mobili e agli elettrodomestici destinati alle parti comuni condominiali:
- di un edificio residenziale (es. guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, ecc.);
- oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, manutenzione straordinaria od ordinaria.
In particolare:
- per le spese sostenute nel 2022, verificare che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati dall’1.1.2021;
- fatture di acquisto, con la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti;
- documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente);
- eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori;
- comunicazione preventiva indicante la data di inizio dei lavori all’azienda sanitaria locale (ASL), qualora obbligatoria;
- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, qualora si tratti di lavori per i quali non sono necessarie comunicazioni o titoli abilitativi;
- certificazione dell’amministratore di condominio della quota delle spese relative alle parti comuni che danno diritto alla detrazione;
- comunicazione all’ENEA in relazione agli acquisti effettuati dall’1.1.2018, con la relativa ricevuta di trasmissione;
- autocertificazione attestante l’utilizzo dei beni nell’immobile oggetto di interventi di recupero edilizio
Per i lavori edili invece avviati dal 28.5.2022 di cui all’allegato X al DLgs. 81/2008, eseguiti da imprese che hanno lavoratori dipendenti, il cui importo è complessivamente superiore a 70.000,00 euro è necessario presentare copia del contratto di affidamento dei lavori ove viene indicato che i lavori edili sono eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale (in caso di mancata indicazione del CCNL nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà proveniente dall’impresa esecutrice dei lavori, attestante il contratto collettivo utilizzato nell’esecuzione dei lavori edili relativi alla fattura medesima).
Documentazione relativa al “bonus mobili” per le giovani coppie che dà diritto alla detrazione del 50%
Le giovani coppie che hanno acquistato nel 2015 o 2016 un immobile adibito ad abitazione principale, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016 possono presentare la seguente documentazione per poter usufruire del bonus mobili.
- Atto di acquisto dell’immobile da cui rilevare la data in cui è stato effettuato e che in capo all’acquirente sia soddisfatto il requisito anagrafico dell’età;
- fatture di acquisto, ricevute fiscali o scontrini parlanti con la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti;
- documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente).
La detrazione spetta per le sole spese sostenute nel 2016 e la suddetta documentazione deve essere prodotta per il riconoscimento delle successive rate.